Nel 1994 una telefonata mi svegliò nel bel mezzo del giorno.
Una voce in lingua straniera … forse Napoletano.
Era il mio amico Giobbe che mi chiedeva di andare in Africa con lui, io gli voglio bene, lui è il migliore amico dell’uomo …più di un cane.
Avremmo dovuto girare dei filmati promozionali per una associazione chiamata AMREF.
Non volevo abbandonarlo, Giobbe è molto fragile e se mi fossi rifiutato credo che si sarebbe ucciso con un rasoio a pile, ed io tenevo molto alla sua vita poiché mi doveva ancora 23 mila lire da 5 anni… e così accettai.
La strada è stata lunga e dura ma meravigliosamente ricca di emozioni.
Da 20 anni vado in quelle zone per verificare i lavori per la realizzazione di pozzi, acquedotti, latrine e scuole.
Vado per verificare che tutti i fondi da me raccolti siano usati nel migliore modo possibile.
Vado per dimostrare soprattutto che tutto ciò che faccio serve a far vivere e non solo a far sopravvivere.
Ed ora sono qui, popolare con me stesso… sono un mio fan .
E con la mia piccola nuova ICIO Onlus continuerò la mia strada.